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Jun 9, 2011

Nuova Recensione di "Molochian" su Metalitalia


"Alle prese con un cambio stilistico che dal death metal ferale e articolato li sta trasportando verso lidi più post, con sperimentazioni che soppianteranno in parte la brutalità e con un nuovo cantante che con le sue qualità allargherà il raggio d’azione delle composizioni, i bolognesi Murder Therapy pubblicano “Molochian”, un EP che funge da anello di congiunzione fra il passato e il futuro. È così che, come a sfumare due colori in maniera graduata, “Molochian” inizia dove “Simmetry Of Delirium” (portentoso debutto dei nostri) era finito, per sfociare verso quella che potrà essere la nuova direzione stilistica dei bolognesi. Se infatti “Moloch” è traccia brutale, perfetta canzone death metal che annichilisce con la sua velocità l’ascoltatore, già “Unvacuity” rallenta e mostra la pesantezza del basso regime e la notevole tecnica che si necessita per tutto ciò. Metà ascolto basta per apprezzare la voce del “nuovo” cantante Sean Worrell, compositore e chitarrista del gruppo fin dagli esordi. Worrell si dimostra abile screamer ma soprattutto capace di tonalità pulite e armoniose non indifferenti. Si prosegue poi con “In Viscera”, una canzone che considereremmo strumentale, perché l’apporto di una voce meccanica, filtrata, poco incide sulla pesante struttura ritmica. Un ipnotico riff di chitarra, ora armonioso ora più elaborato, poggia su un lavoro di batteria molto vario, che alterna tratti avantgarde ad altri rumorosamente metal. Chiude la mini proposta la quasi completamente strumentale “Di Luci E Negazioni”, un esperimento che niente ha a che vedere con l’estremo ma che fa trasparire una vena eterea da parte del gruppo. Il brano, permeato da percussioni tribali, è una sorta di colonna sonora per un rito voodoo, specie quando fa capolino una voce con tonalità sciamaniche. Meritevole della vostra attenzione, “Molochian” è un crogiolo di idee che partendo dal death vi trasporterà su ben altri lidi."

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